I fagioli azuki sono molto usati nella cucina giapponese (anche nei dolci) e sono noti per le proprietà depurative, utili per i reni e il sistema immunitario. Sono coltivati anche in Italia (io uso quelli dell’Azienda Simone Lesca).
Come tutti i legumi, vanno messi in ammollo una notte, sciacquati con cura e messi a cuocere in abbondante acqua fredda, aggiungendo il sale solo alla fine. L’azuki è un fagiolo piccolo e morbido, un’ora di cottura è di solito sufficiente.
Una volta pronti, possono essere usati per le minestre, per le insalate o per fare un “dip” come in questo caso.
Si prende una tazza di fagioli cotti, si frullano con olio, succo di limone e volendo un cucchiaino di tahina (crema di sesamo), si aggiungono erbe aromatiche, come rosmarino tritato o timo. Con questa crema si spalmano delle fette di pane tostato. Si possono aggiungere dei dadini di verdure cotte in forno, della scorza di limone e dei semini croccanti. Oppure ancora, delle fettine di avocado condite con limone e sale.
Batch cooking: gli azuki cotti si conserveranno in frigorifero per una settimana. Potranno essere usati per la zuppa e per le polpette
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